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I Maghi del Mercato

Larry Hite

I suoi passi iniziali nel mondo del lavoro hanno prodotto scarsi risultati, e in settori distanti anni luce da quello che sarebbe dovuto divenire il suo campo dorato; terminato il college, Hite passò infatti da un lavoro all'altro senza riuscire a stabilirsi presso lo stesso posto per più di qualche mese; l'attività principale degli anni giovanili consisteva nel produrre sceneggiati per film che non venivano mai realizzati; per sua fortuna però il sistema delle "opzioni" sui diritti gli consentiva di sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori.

Dopo un vano tentativo come agente per rockstar, terminato senza particolari risultati (nessuna delle sue band raggiunse la "fama"), il primo amore dei tempi del college tornò a farsi vivo...

Fu così che Hite riuscì a trovare lavoro (umile) presso una brokerage house americana da dove iniziò la sua nuova e definitiva carriera; nell'arco di dieci anni passò attraverso una serie di alti e bassi fino a che gli parve di aver finalmente compreso i reali meccanismi che muovevano il mercato borsistico.

Fu allora che Hite fondò la Mint Investment Management Company, nella quale fece successivamente entrare come partner Michael Delman, un programmatore di Computer System, e Peter Matthews, un preparatore statistico.

L'obiettivo dei tre era quello di ridurre a un sistema di gestione il concetto di trading di Hite, che doveva quindi trovare un supporto statistico per essere confermato e applicato.

Il concetto base per Hite era quello di realizzare un sistema di trading che massimizzasse la regolarità dei profitti, piuttosto che l'entità degli stessi.

Il primo obiettivo era quindi quello di limitare al minimo il rischio, al fine di evitare pericolosi periodi di perdite, dai quali sarebbe stato difficile risollevarsi.
Dal 1981 Hite iniziò a gestire con il sistema elaborato con la Mint e i risultati parlano da soli: dal 1981 al 1988 ha ottenuto un ritorno medio annuale superiore al 30%, che potrebbe non sembrare eclatante se non si considerasse che è stato ottenuto su basi eccezionali: in nessun anno la performance è stata minore del 13% (due volte i titoli di Stato USA), fino a un massimo del 60%; in nessun mese si è verificata una perdita superiore all'1% e un solo semestre si è chiuso in perdita (-15%) peraltro poi recuperata immediatamente. La massa di denaro gestita da Hite è naturalmente salita in modo vertiginoso: dagli iniziali 2 milioni di dollari a oltre 800, cifra più che mai spettacolare per un gestore relativamente giovane.

"Il mio trucco non sta in nessun metodo particolarmente segreto", dice Hite, "bensì nell'aver compreso sulla mia pelle come la gente tenda a sbagliare ripetutamente nello stesso modo. Prenda per esempio quelli che costruiscono sofisticati sistemi computerizzati: lavorano come matti per mesi e mesi, riescono a ottenere sistemi veramente validi... e poi finiscono inevitabilmente per abbandonarli nel momento in cui questi danno qualche indicazione sbagliata. La gente sbaglia da secoli: nel 1637 i tulipani in Olanda quotavano 5500 e due mesi dopo 50; nel 1929 Air Reduction era salita a 233 per poi crollare fino a 31; e ancora nel 1961 Texas Instruments era comprata a 277 per poi rovinare la gente con il crollo a 49 dollari.

E se guardiamo gli anni '80 prendiamo una lezione dall'argento, che è crollato del 90% in poco tempo, rovinando una famiglia ricchissima. Il punto è che, assodato che la gente non cambia, "occorre utilizzare un sistema unico, rigoroso, di comprovata affidabilità".

Per Hite l'approccio al mercato è di tipo statistico: poco spazio alle parole, molto ai numeri, alle probabilità, alle percentuali.
Lui stesso racconta uri aneddoto che spiega la sua filosofia:
"Una volta arrivai in ufficio e trovai il mio partner quasi in lacrime, per via di un crollo improvviso dei mercati avvenuto dopo un particolare annuncio della Federal Reserve. Il mio partner aveva preso pochi giorni prima un cliente che aveva sottoscritto il nostro fondo d'investimento a 15 dollari per quota, contro i 12 scarsi a cui era crollato. Telefonai immediatamente al cliente spiegandogli che un evento di quel genere accadeva statisticamente ogni nove anni, e che sarebbero occorsi solo nove mesi per ritornare al livello precedente. Gli assicurai, inoltre, che avrei investito un'ulteriore somma a livello personale nel fondo. Il cliente fu così risollevato che raddoppiò l'investimento e terminò due anni dopo con quattro volte il suo capitale".

La sicurezza di Hite nasceva dalla statistica: la sua mera analisi dei numeri gli diceva la stessa cosa che le tabelle di mortalità dicono agli assicuratori: una persona può morire in ogni momento, ma basta prenderne 10.000 a caso ed ecco che le percentuali si concentrano su valori specifici.

Come molti altri grandi trader, Hite punta particolarmente sulla gestione del rischio per ottenere particolari performance; lui stesso definisce questa capacità come la più importante per il successo finale.

"L'unica ragione per cui alla Mint otteniamo performance regolari e costanti è che stressiamo il concetto di rischi oltre ogni limite".

"Un buon esempio è quello di un amico, un noto trader sui mercati future del caffè. Questo sapeva tutto, ma proprio tutto, sul caffè, che era oggetto della sua speculazione quotidiana. Queste sue conoscenze gli permisero di accumulare una fortuna di oltre 100 milioni di dollari, fino a divenire il principale operatore del settore. Un giorno mi chiese come potessi io operare su tale mercato senza conoscere granché del caffè. Io gli risposi semplicemente: 'Controllando il rischio'. Lui mi pose la stessa domanda altre cinque volte, ottenendo sempre la stessa risposta. Due anni dopo seppi che aveva bruciato quasi tutto il suo intero capitale con poche operazioni sbagliate: evidentemente non aveva capito cosa intendevo...".

Larry Hite non rischia mai oltre l'l% del suo capitale in singole operazioni; questo lo rende assolutamente indifferente a qualsiasi mutamento di mercato, aiutandolo a gestire il suo portafoglio globale, "Ci sono altre regole basilari che impongo ai miei collaboratori, oltre a quella del rischio:

1. Non operare mai in controtendenza. Un titolo va comprato o venduto solo se si muove secondo il trend generale; mai in caso contrario.

2. Diversificare. Alla Mint non ci limitiamo a diversificare su più titoli, bensì operando su tutti i mercati del mondo: azioni, obbligazioni, commodity, future, valute. Tutto.

3. Volatilità. Quando i mercati si fanno eccessivamente volatili e quindi pericolosi, impongo a tutti i miei trader di cessare l'operatività. Semplicemente non assumiamo più posizioni".

Larry Hite non opera in modo tanto diverso da molti altri trader precedentemente presentati su queste pagine; il suo approccio è senz'altro più statistico e numerico di altri, ma la sua filosofia è la stessa: poco rischio, mai controtendenza.

Entriamo maggiormente nel dettaglio delle tecniche operative di Hite e cerchiamo di illustrare al meglio il suo concetto di gestione di portafoglio. Hite spiega che "quando un titolo scende al di sotto del livello di stop-loss, che nel mio caso è vicinissimo al prezzo d'acquisto (solo 1% al di sotto dello stesso), può capitare che i prezzi si ri-prendano immediatamente, confermandomi che il segnale di vendita è stato sbagliato. Anziché dannarmi sull'errore, rientro subito in posizione riacquistando il titolo, senza curarmi del fatto che pochi minuti prima lo avevo venduto".

Sappiamo tutti quanto sia difficile e quanta disciplina richieda un comportamento di questo tipo: non solo, infatti, il gestore deve ingoiare l'errore, ma deve anche accettare il fatto di ritornare nella posizione di partenza, con il rischio (frustrante) di sbagliare ancora.

Quando questo accade più volte di seguito, per esempio in momenti di mercato particolarmente incerti, il gestore tipico perde le staffe, mentre per Hite "ciò non accade abbastanza spesso da rappresentare un problema". Il forte rispetto del rischio da parte di Hite nasce da esperienze dirette e indirette: è utile sapere che iniziò la sua carriera in modo (tipicamente) disastroso.

Lui stesso racconta:
"All'inizio della mia carriera chiusi un paio di operazioni con successo, sentendomi immediatamente un genio della Borsa. Puntai allora buona parte del mio capitale in modo dissennato, finendo per perdere quasi tutto quello che avevo; mentre ogni giorno il mio capitale diminuiva, iniziai perfino a pregare perché i titoli risalissero. Finì male, ritrovandomi con gli amici a chiedermi il conto; ma, in compenso, imparai molto".

La filosofia di Hite, trend follower dichiarato (ovvero gestore che segue sempre e comunque la tendenza del mercato, acquistando quando i prezzi salgono e vendendo quando scendono), è molto chiara: "Quando "ero un ragazzo e andavo in motocicletta, avevo un amico rissoso che usava ripetermi: 'Larry, quando sei su una moto, non litigare con una macchina: perderai! La stessa cosa dovrebbe essere per la Borsa: se litighi con il mercato, perderai sempre.

Io sonò solito portare un esempio famoso, quello dei fratelli Muht (la famiglia Hunt, ricca per generazioni grazie alle immense fortune accumulate dal capostipite con i pozzi di petrolio, cadde in disgrazia per via di operazioni speculative sull'argento completamente rovinose).

La gente si chiede come abbiano fatto a rovinarsi, ma per me è molto semplice: se tu hai un miliardo di dollari e compri argento per 20 miliardi, sei nella stessa posizione di uno che compra un titolo per 20.000 dollari disponendo di soli 1000. Ogni giorno ci sono migliaia di individui che lo fanno e si rovinano, così come Hunt fece con l'argento.

Un esempio molto valido è dato dal mio ex datore di lavoro, che un giorno ricevette la lettera di dimissioni da uno dei gestori del gruppo. Si accorse però più tardi che questi aveva lasciato aperta una grossa posizione in perdita. Mi chiamò nel mio ufficio chiedendomi aiuto e io gli risposi semplicemente di chiudere la posizione. Ciò nonostante, lui decise di tenerla aperta, finendo per chiudere con un piccolo profitto. Quando lo seppi, andai dai miei colleghi dicendo loro di trovarsi un lavoro. Un anno dopo (io me ne ero già andato) la ditta fallì... sembra quasi incredibile ma è la verità".

Per Hite la gente perde i soldi in Borsa per molte ragioni, comprese in particolare le credenze o convinzioni che ognuno di noi ha, e che ci distolgono dalla realtà.
Hite porta spesso per esempio il commentatore di Wall Street Week, una trasmissione settimanale di Borsa, che suole ripetere la convenienza dei Bond (titoli di Stato USA) nonostante un calo pressoché costante dei prezzi degli stessi in otto anni consecutivi...

Come abbiamo già notato, la caratteristica di Larry Hite è quella di operare su tutti i mercati allo stesso modo, giungendo a infischiarsene della merce o del titolo trattato: "per me comprare caffè, oro o IBM è la stessa cosa: in ogni caso, la mia posizione non sarà più dell'1% del mio portafoglio e in ogni caso non perderò più dell'I o del 2%".

Certo non tutti possono lavorare in contemporanea su così tanti mercati: per un investitore privato è spesso difficile tenere il passo anche con un solo mercato. L'unico sistema per ottenere tanta efficienza è quello di usare una metodologia costante e collaudata, che permetta di considerare qualsiasi cosa abbia un prezzo come un possibile investimento.

Infatti Hite segue molto l'analisi tecnica, come la stragrande maggioranza degli operatori sui mercati future e delle commodity, confessa anche di non aver mai cercato il sistema ottimale;

Alcune lezioni molto importanti le ha imparate da Ed Seykota. come racconta lui stesso:

"Ed Seykota un giorno mi ha spiegato la sua filosofia, dicendomi: Tuoi rischiare il 5%, oppure il 10%; l'importante è che tu realizzi che più rischi,"più volatili saranno i tuoi risultati".

E per riassumere la filosofìa di Hite in due frasi che lo stesso ama proferire:

1. Se non scommetti, non puoi vincere.

2. Se perdi tutte le fiches, non puoi più giocare.

Gli articoli sono tratti dal libro " Come investire in borsa con successo" di Marco Mottana e Virgilio Degiovanni editore Sperling & Kupfer

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